martedì 28 febbraio 2012

Calcio, Nazionale: Prandelli, hai pensato al 3-5-2?

                                   


Domani sera allo stadio Luigi Ferraris di Genova, la nostra nazionale affronterà in amichevole quella degli Stati Uniti in un incontro amichevole in preparazione dei prossimi Europei. Cesare Prandelli ha già stupito molto per alcune convocazioni e potrebbe farlo anche sul campo, magari sperimentando per la prima volta la difesa a 3. La poca importanza della partita e un avversario abbordabile sono il perfetto contorno per un tale esperimento e per provare un modulo, il 3-5-2, completamente diverso da quello che ci ha permesso di dominare il girone di qualificazione.
Anche la storia dell'Italia in campo europeo e mondiale rema contro questa possibile novità tattica,visto che la difesa a quattro è sempre stato il marchio di fabbrica della forza della nostra squadra. Difficilmente il nostro allenatore deciderà di cambiare il suo scacchiere, che lo ha portato a dominare il girone e a qualificarsi per Euro2012 con una giornata d'anticipo, ma rimane un'eventualità da prendere assolutamente in considerazione. 

Cesare Prandelli ha fatto dell'equilibrio il punto chiave della sua formazione, incentrata sulla spinta dei due terzini e sulla figura del trequartista, che andrebbe scomparendo in un 3-5-2, ma nel calcio non bisogna fossilizzarsi su un solo modulo ed è necessario cercare nuove idee e filosofie di gioco.

Il grande spunto per il ct arriverebbe proprio dal campionato, dove la difesa meno battuta della SerieA, quella della Juventus, schiera tre centrali di ruolo (Barzagli, Bonucci e Chiellini) e con le due ali belle larghe, che diventano centrocampisti avanzati in fase d'attacco e ritornano a fare i terzini quando bisogna coprire. Antonio Conte è stato molto bravo nel trovare un equilibrio alla sua formazione, infoltendo il centrocampo con uomini dal grande temperamento e bravi nell'inserimento e dando le chiavi della sua squadra ad Andrea Pirlo. 
Il mister di Orzinuovi potrebbe fare lo stesso e di sicuro non gli mancano i giocatori in rosa. Due dei nomi citati prima sono colonne della difesa azzurra e al posto del discontinuo Bonucci può tranquillamente esserci un difensore emergente come Astori, autore di un'altra stagione da applausi in quel di Cagliari. Sulla fascia abbiamo l'imbarazzo della scelta: sulla destra il ballottaggio Maggio-Abate fa invidia a molte altre nazionali e potrebbe giocare anche Simone Pepe, come fa alcune volte con la maglia bianconera; sulla sinistra Criscito e Balzaretti hanno le credenziali per far bene sia la fase di spinta che quella di ritorno.

Le credenziali ci sono tutte, i giocatori non mancano, ma forse non c'è tutto quel desiderio di rischiare e di provare qualcosa di nuovo, che ci renderebbe davvero pericolosi e completamene sconosciuti ai nostri avversari, che si troverebbero ad affrontare un centrocampo così folto e pronto ad aggredire e ripartire con grande velocità, ma che nello stesso tempo sa chiudersi a riccio. Cambiare è sempre difficile, ma per vincere gli Europei potrebbe servire.

Andrea Ziglio

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