Ciao Daniele, ti piace il percorso olimpico?
"Si, devo dire che è stato migliorato rispetto alle prime
discese del 2011, gli ostacoli del canale artificiale son stati spostati per
creare meno casualità delle onde, anche se ci sono tutte le situazioni tecniche
immaginabili. La sua caratteristica principale è avere l’acqua lenta, quindi è
molto fisico e quindi deve piacermi per forza".
Hai deciso l'assetto della barca per Londra? L'anno scorso stavi valutando alcune imbarcazioni NELO.
Hai deciso l'assetto della barca per Londra? L'anno scorso stavi valutando alcune imbarcazioni NELO.
"Ho fatto l’inverno con un prototipo costruito da NELO e
all’ultimo raduno a Londra si è rivelata ideale per quel tipo d’acqua. NELO ha
creduto nelle mie idee e ha creato questo modello su misura e che rispetta
tutte le mie esigenze".
Dove ti allenerai dopo gli Europei?
Dove ti allenerai dopo gli Europei?
"Dopo gli Europei avrò un paio di giorni di relax a casa,
poi penso mi sposterò tra Slovenia e Valstagna per cercare le onde che mi
mancano sotto casa e magari qualche uscita in altura per ossigenarmi e
liberarmi dallo stress cittadino".
Dopo aver vinto medaglie d'oro agli Europei e ai Mondiali, ti manca il titolo olimpico. Visto che sei milanista, pensi di completare il triplete a Londra?
Dopo aver vinto medaglie d'oro agli Europei e ai Mondiali, ti manca il titolo olimpico. Visto che sei milanista, pensi di completare il triplete a Londra?
"Anche se ero dell’Avellino l’avrei
pensata allo stesso modo: l’oro olimpico mi manca dal palmares e Londra è
un’opportunità che non si ripeterà mai più. Sono favorito, ho l’età giusta e il
canale mi piace. Meglio di così?".
Quali sono gli avversari che temi di più?
"I nomi son sempre quelli, ma negli ultimi mesi ho capito che è tutto nelle mie mani: se non sbaglio io, nessuno mi sta davanti. Quindi, l’avversario più difficile è dentro di me".
Quali sono gli avversari che temi di più?
"I nomi son sempre quelli, ma negli ultimi mesi ho capito che è tutto nelle mie mani: se non sbaglio io, nessuno mi sta davanti. Quindi, l’avversario più difficile è dentro di me".
Perché gareggi sempre con la canoa di colore rosso?
"Sono un fan della ducati da quando ero
piccolo e mi ha sempre portato bene. Comunque ci son stati studi che affermano
che il colore rosso ti faccia andare più forte, poi colore che vince non si
cambia".
Quando sei salito per la prima volta su una canoa?
"Le leggende del mio primo giorno sono tante, quella che ricordo io narra di un bambino in un grigio giorno di settembre del 1995 che sale su una barca e non vuole scendere più".
"Le leggende del mio primo giorno sono tante, quella che ricordo io narra di un bambino in un grigio giorno di settembre del 1995 che sale su una barca e non vuole scendere più".
Quanto è importante avere come allenatore Pierpaolo Ferrazzi, campione olimpico nel '92?
"Sicuramente 'Pierpa' può trasmettermi l’esperienza
della sua carriera e non farmi commettere errori di strategia durante il
periodo di gare. Di medaglie olimpiche Pierpa ne ha vinte due, quindi è sicuro
che posso fidarmi".
Nel K1 in Italia siamo sempre stati competitivi negli ultimi 20 anni, nelle altre categorie, invece, fatichiamo ad emergere. Perché secondo te?
Nel K1 in Italia siamo sempre stati competitivi negli ultimi 20 anni, nelle altre categorie, invece, fatichiamo ad emergere. Perché secondo te?
"La canoa in Italia non è così popolare
come in altri Paesi, questo comporta ad avere pochi numeri e quelli che ci sono
vanno nella categoria regina, il k1. Di solito chi non è forte nel k1 si mette
a fare c1 o c2 e di conseguenza partiamo già in difetto rispetto altri nazioni.
Nelle donne invece il discorso è da collegare ai club che non hanno strutture e
ad uno sport dove ci si bagna, ci si cambia in strada e si fa una fatica
tremenda, si preferisce la danza o la pallavolo. E le capisco benissimo".
Dopo l'attività agonistica, hai già deciso che cosa fare?
Dopo l'attività agonistica, hai già deciso che cosa fare?
"Ci sono delle porte aperte e altre che
vorrei aprire finendo gli studi, però molto dipenderà dal risultato di Londra e
di come si muoverà la federazione nei prossimi anni. Al momento penso ai
Giochi, poi se i Maia si son sbagliati riguardo la fine del mondo, allora per
l’anno prossimo avrò sicuramente qualche progetto".
Francesco Drago
Francesco Drago
Ahahah! E' pure simpaticissimo!
RispondiEliminaGabriele
Si un grande :)
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